Dry

3-4 Febbraio

Noasca: le condizioni in quota sono deplorevoli come al solito, al di qua delle alpi vento patagonico e caldo, al di la bufera e neve fresca, quindi il mio piano di trasferirci a Chamonix per fare del misto salta. Anche il ghiaccio comincia a scarseggiare, quindi convinco Rick a desistere dal giocare con la pow e di tirarci qualche ghisata all'X Ice. Oggi il nostro caro amico mi servira' quasi un'ora di ritardo. Passiamo da Sandro per un caffe' e andiamo a fare i soliti rimbalzi sulle ormai delicate colate. Grosse fratture sulle candele e ghiaccio con petali enormi, non si sa mai quando tiri giu' un frigorifero. Si scala ancora, anzi c'e' addirittura uno strano personaggio in tuta attillata, picche dry extreme e scarpette ramponate con sperone che scala da primo..comincio il nostro primo tiro tremolante di paura per lui. Ci facciamo poi un giro sul tiro della gara di qualche settimana fa, ma con la partenza originale che dovrebbe essere M7/8 e che riesco a salire con gran sacrificio avambracciale.

Finiti, torniamo giu' da Sandro che ci prepara un cenone regale, e non contento ci offre pure una stanza per la notte, ormai e' amore!
L'indomani Rick si sveglia completamente stravolto dato che per buona parte della notte ha sognato di fare scatti in salita trascinandosi su una ruota di trattore. Un po' di psicanalisi potrebbe essere opportuna.


Ognuno si scalda a modo suo.

Io invece do del filo alla pessima idea di scaldarmi sulla fessura Kosterlitz, effettuando la probabile prima ascensione full Gore-Tex.


Sulla Kosterlitz. Shot: R. Di Ninni

Shot: R. Di Ninni


Shot: R. Di Ninni


Continuiamo con alcuni giri sulle colate ghiacciate, ormai decisamente al limite dati i +5 gradi distribuiti per bene da un favonio insistente. Qualche grosso crollo a fine giornata ci manda a casa, non dopo aver rifatto un giro sull'M7/8 che ormai sembra quasi pronto alla libera, se non mancasse del ghiaccio quantomeno chiodabile nella parte finale!


Partenza M9.



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